domenica 10 marzo 2013

Rubrica scuola - Il sentiero dei nidi di ragno

Buondì!
Sono secoli che non scrivo un'altra "rubrica scuola", ma notando che la prima è stata visualizzata molto ho deciso di proporne altre.
Buona lettura!

Il sentiero dei nidi di ragno
Pin: presentato prima ancora della storia. La storia è raccontata dal suo punto vista, ed è lui che stabilisce la gerarchia dell’opera.
Calvino spiega nella prefazione perché ha scelto il punto di vista di Pin, dicendo che si identifica i  lui per il senso di estraneità: Pin è un bambino in mezzo agli adulti, e Calvino è un borghese in mezzo a contadini.
Pin è escluso da tutti per i suoi modi di fare e per la sua famiglia poco raccomandabile e cerca un amico, ma non lo riesce a trovare in nessuno.
Di fronte a ciò che non comprende si pone da osservatore:
1.     È l’unico ad accorgersi che il Dritto e la Giglia stanno alimentando troppo il fuoco, ma non dice nulla.
2.     Osserva la battaglia dei partigiani e dei tedeschi, ed anche il Dritto e la Giglia.
3.     Osserva il casolare che brucia senza aiutare a spegnere l’incendio.

Kim: Calvino si identifica anche in Kim, oltre che in Pin. È uno dei pochi personaggi che non viene descritto dal bambino, ma dallo scrittore e da se stesso. È uno studente di psicologia perché vuole capire le menti degli uomini.
Kim è un commissario, Ferriera un comandante. Vanno ad accertare cosa è successo al casolare, avvertire che ci sarà una battaglia a cui dovranno partecipare tutti e dire che Pelle li ha traditi.
Kim pensa che ci sia chi combatte per scopi personali, per il gusto di combattere (Pelle), ed alcuni per coscienza politica (Lupo Rosso). Secondo Ferriera è stato un male creare il distaccamento del Dritto, che è quello degli uomini meno fidati. È stato creato da Kim che voleva fare un esperimento e voleva portarli a combattere dalla parte giusta. Kim mette in discussione le sue idee perché vuole arrivare a risposte certe e sicure come Ferriera, ma non ci riesce.

I TIPI: quasi tutti i personaggi sono tipi perché vengono individuati con una caratteristica dominante, hanno dei tratti marcati e deformati sotto l’influenza dell’espressionismo. Sono quasi delle caricature. Non sono degli individui perché non si evolvono, non sono simili alle persone vere.
Prima del furto della pistola, Pin non entra in contatto con singole persone, ma con collettività: la gente del carrugio, i bambini che lo escludono, gli uomini all’osteria. Ad un certo punto iniziano ad apparire personaggi opposti tra loro: Pin/Pelle, Dritto/Baleno, Lupo Rosso/Cugino (entrambi "vendicatori"), Kim/Ferriera.
Probabilmente il soprannome “Kim” è stato preso dall’omonimo libro di Kipling, scrittore che piaceva molto a Calvino.

COORDINATE SPAZIO-TEMPORALI: sono volutamente ambigue e contraddittorie. Si parla di una città di mare, carrugio (Liguria), boschi, colline, montagne. Probabilmente la città è San Remo (entroterra) anche perché lo dice Calvino ed è una città a lui familiare. Inoltre è uno dei posti dove c’è stata la Resistenza. Non ci sono indicazioni cronologiche dirette, ma riferimenti storici:
·         Occupazione tedesca
·         Reclutamento nazi-fascista
·         Brigate partigiane già organizzate
·         Gap ancora da organizzare
·         Avanzata alleata in Europa (Frick dice che Amburgo è in fiamme)
Si può quindi dedurre che il romanzo occupi il lasso di tempo tra l’inverno 1943 e l’estate 1944. È difficile anche stabilire la durata dei segmenti narrativi, dato che non ci sono riferimenti cronologici.

VOCE NARRANTE E PUNTO DI VISTA: è difficile stabilire il rapporto tra i punti di vista e la voce narrante. Il narratore è esterno onnisciente. Il narratore organizza i passaggi dal piano dell’oggettività a quello della soggettività ad esempio quando un personaggio inizia a parlare. Le focalizzazioni si alternano.



Sono scritti in una forma molto schematica, ma spero che vi siano comunque utili.
Al prossimo post!
Pittul

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